AND IT'S PISSING DOWN RAIN,FLOODED AND EMPTY.
check out the spread in our dressing room.
this shit is illegal in france...i wonder how much i can sell it for.
.
shelter from the storm
so we're playing on that stage over the water...where is keven costner when you need him?
we're wet,but happy...kind of.
backstage w/k-glow some place...
look what the rain dragged in
FABRICE,DOO DOO & YOURS TRUELY (IT'S SHOW TIME)
MR. SHOWBIZ
MEHNDI TAKING PHOTOS
...AND THE CROWD GOES ABSOLUTELY BAZONKER!
dan,rob,collin and me
joel,frankie and ricky
me & lana del ray hanging out in france...kind of.
Dischi
28 giugno 2012
Brian Jonestown Massacre
AUFHEBEN
2012 - A Records/Goodfellas
[Uscita: 1/05/2012]
[Uscita: 1/05/2012]
# Consigliato da DISTORSIONI
Anton Newcombe è oltre. E i BJM, il suo progetto da piu di vent’anni sono qui a dimostrarlo con “Aufheben”. Premesso che per chi segue la band non si tratta di materiale propriamente inedito in quanto queste tracce erano già reperibili sul canale You Tube di Anton e da lui messe a disposizione sottoforma di clip realizzate con ritagli, spezzoni di vecchie pellicole “blobbati” assieme, come da sempre nello spirito spartano che contraddistingue il gruppo. Questo come del resto l’atteggiamento assolutamente anti-divo di Newcombe che negli anni ha preso e mantenuto le distanze, non solo dal business, dalla madrepatria preferendo l’Europa tra Berlino e il clima glaciale dell’Islanda, ma col tempo anche da se stesso e da quella scena statunitense che lui personalmente ha contribuito a creare. Quelle stesse coordinate da lui indicate e servite di riferimento a nuove generazioni, sono in parte un ricordo e i BJM non hanno mai optato per scorciatoie riproponendosi fino alla noia, ma piuttosto scegliendo strade perdute senza puntare a nessun orizzonte prestabilito, dritti alla musicalità nella sua essenza più spirituale. Questo li ha portati a rivoluzionare anche il metodo di pubblicazione, non più scandito da uscite programmate come dettato dalle esigenze di mercato, ma più un work in progress fruibile liberamente attraverso la rete e di tanto in tanto consolidato su qualche supporto fisico.
Questo “Aufheben” contiene materiale registrato nel 2010 proprio a Berlino, compreso Illuminomi uscito già sul 10” di un anno fa. I BJM rimangono a tutt’oggi uno dei gruppi più personali del calderone neo-psych, che qualche mese fa si è celebrato nell’annuale raduno dell’Austin Psych Festival, a cui anche loro non potevano ovviamente mancare. Mentre per la maggior parte delle nuove proposte i denominatori comuni rimangono gli inossidabili riferimenti di Velvet Underground, 13th Floor Elevators, West Coast e shoegazers anni 80, Newcombe e soci approfittano di un’altra prospettiva, non solo geografica, che li proietta verso oriente ad attingere da un campionario etnico più vasto, come fu nella lezione dei Beatles. Non a caso il lavoro precedente si intitolava “Who killed Sgt.Pepper?”. Rientra nell’organico anche Matt Hollywood, braccio destro dai tempi più leggendari della band, tra i nuovi aggregati spicca anche Will Carruthers già con Spacemen 3 e Spiritualized, mentre le parti vocali femminili sono accreditate alla cantante finlandese Eliza Karmasalo.
“Aufheben” pur non discostandosi molto dal disco precedente segna un’altra tappa nel percorso evolutivo della band, e si lascia apprezzare tanto per il contenuto quanto per l’intenzione. Il massacro di Jonestown è sempre quello eppure non si ripete mai, mantenendo viva la capacità di saper suonare decisamente innovativo e fascinosamente retrò. La novità sta nel propendere verso grooves dub, downtempo o disco beat ipnotici, ornati di suggestioni esotiche a tratti ambient virando il tutto verso un ipotetico “madchester-raga” alla maniera di “Screamadelica”, una musica che ci invita a ballare e contemporaneamente a viaggiare con la mente. I BJM sono un esempio di come la musica dovrebbe essere, libera e incorruttibile. Musica che come cibo biologico nutre corpo e spirito, e Anton Newcombe il profeta di chi ne sente l’esigenza.
Anton Newcombe è oltre. E i BJM, il suo progetto da piu di vent’anni sono qui a dimostrarlo con “Aufheben”. Premesso che per chi segue la band non si tratta di materiale propriamente inedito in quanto queste tracce erano già reperibili sul canale You Tube di Anton e da lui messe a disposizione sottoforma di clip realizzate con ritagli, spezzoni di vecchie pellicole “blobbati” assieme, come da sempre nello spirito spartano che contraddistingue il gruppo. Questo come del resto l’atteggiamento assolutamente anti-divo di Newcombe che negli anni ha preso e mantenuto le distanze, non solo dal business, dalla madrepatria preferendo l’Europa tra Berlino e il clima glaciale dell’Islanda, ma col tempo anche da se stesso e da quella scena statunitense che lui personalmente ha contribuito a creare. Quelle stesse coordinate da lui indicate e servite di riferimento a nuove generazioni, sono in parte un ricordo e i BJM non hanno mai optato per scorciatoie riproponendosi fino alla noia, ma piuttosto scegliendo strade perdute senza puntare a nessun orizzonte prestabilito, dritti alla musicalità nella sua essenza più spirituale. Questo li ha portati a rivoluzionare anche il metodo di pubblicazione, non più scandito da uscite programmate come dettato dalle esigenze di mercato, ma più un work in progress fruibile liberamente attraverso la rete e di tanto in tanto consolidato su qualche supporto fisico.
Questo “Aufheben” contiene materiale registrato nel 2010 proprio a Berlino, compreso Illuminomi uscito già sul 10” di un anno fa. I BJM rimangono a tutt’oggi uno dei gruppi più personali del calderone neo-psych, che qualche mese fa si è celebrato nell’annuale raduno dell’Austin Psych Festival, a cui anche loro non potevano ovviamente mancare. Mentre per la maggior parte delle nuove proposte i denominatori comuni rimangono gli inossidabili riferimenti di Velvet Underground, 13th Floor Elevators, West Coast e shoegazers anni 80, Newcombe e soci approfittano di un’altra prospettiva, non solo geografica, che li proietta verso oriente ad attingere da un campionario etnico più vasto, come fu nella lezione dei Beatles. Non a caso il lavoro precedente si intitolava “Who killed Sgt.Pepper?”. Rientra nell’organico anche Matt Hollywood, braccio destro dai tempi più leggendari della band, tra i nuovi aggregati spicca anche Will Carruthers già con Spacemen 3 e Spiritualized, mentre le parti vocali femminili sono accreditate alla cantante finlandese Eliza Karmasalo.
“Aufheben” pur non discostandosi molto dal disco precedente segna un’altra tappa nel percorso evolutivo della band, e si lascia apprezzare tanto per il contenuto quanto per l’intenzione. Il massacro di Jonestown è sempre quello eppure non si ripete mai, mantenendo viva la capacità di saper suonare decisamente innovativo e fascinosamente retrò. La novità sta nel propendere verso grooves dub, downtempo o disco beat ipnotici, ornati di suggestioni esotiche a tratti ambient virando il tutto verso un ipotetico “madchester-raga” alla maniera di “Screamadelica”, una musica che ci invita a ballare e contemporaneamente a viaggiare con la mente. I BJM sono un esempio di come la musica dovrebbe essere, libera e incorruttibile. Musica che come cibo biologico nutre corpo e spirito, e Anton Newcombe il profeta di chi ne sente l’esigenza.
Federico Porta
Brian Jonestown MassacreAnton Fjordson/YouTube
(more to come)
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The Brian Jonestown Massacre - Their Satanic Majesties' Second Request (1996)
Bomp! Records / Tangible Records |
Playlist : 1-All
Around You (Intro) / 2- Cold to the Touch / 3- Donovan Said / 4- In
India You / 5- No Come Down / 6- (Around You) Everywhere / 7- Jesus / 8-
Before You / 9- Miss June / 10- Anenome / 11- Baby (Preraise) / 12-
Feelers / 13- Bad Baby Intro" / 14- Bad Baby / 15- Cause, I Lover /
16-(Baby) Love of My Life / 17- Slowdown (Fuck Tomorrow) Here It Comes /
18- All Around You (Outro)
Quatrième album du groupe américain, ce Their Satanic
Majesties' Second Request fait évidemment référence au disque des Rolling Stone
dans son titre. Considéré comme une pièce maitresse de leur discographie à
rallonge cet album fleure bon les effluves du psychédélisme.
The Brian Jonestown Massacre, dont le nom provient du guitariste des
Rolling Stones, qui a rejoint le club des 27 , mélangé au massacre d'une secte comptant
800 morts est emmené par leur leader multi instrumentiste Anton Newcombe. Ce
groupe fait sans doute parti de ce genre d’artiste qui n’existe plus vraiment.
Faisant a peu près tout (et surtout n'importe quoi) pour ne pas avoir à signer
avec un grand label et garder ainsi leur indépendance. La formation bénéficie
aujourd'hui d'un véritable culte autour d'elle.
Anton Newcombe est l'incarnation parfaite du Beautiful Loser, possédant un
vrai talent de musicien (il joue plus de 80 instruments) mais il est surtout du
genre "mec instable ". Il préférera pendant un temps sabordé lui même
ses concerts pour éviter que les maisons de disque s’approchent un peu trop de
lui. Les penchants du Monsieur pour l’héroïne ne sont sans doute pas étrangers
à son instabilité violente.
Se qualifiant volontiers comme "le groupe le plus prolifique
d’Amérique du nord", The Brian Jonestown Massacre compte un peu plus
d'une dizaine d'album, trois lives enregistrés, des face B à ne plus savoir
quoi en faire, sept EP et une quinzaine de singles… N’en jetez plus la coupe
est pleine ! Pas mal pour un groupe dont l'année de naissance est 1993.
Le fameux Anton est d'ailleurs le seul musicien à avoir participé à tous les
enregistrements. En effet, le groupe a pour habitude de changer de formation
régulièrement, pendant que certains partent, d'autres réintègre le groupe. Une
des raisons à une si longue discographie est que pendant que leurs potes du
groupe Dandy Warhol, qui eux ont succombé aux sirènes des majors,
enregistrent un album, les Brian
Jonestown Massacre en profitent la nuit pour leur piquer le studio et ainsi
ne payer aucun frais. Plutôt malin.
Bon, et ce Their Satanic Majesties' Second Request sorti en 1996 dans tout
ça? Eh bien il s'agit la d'un excellent album, chose qui je dois bien avouer
est rare chez ce groupe. A trop être prolifique on enregistre n'importe quoi
bien souvent mais celui là semble être touché par la grâce. Il n'y'a, à vrai
dire, rien à jeter pendant ces 74 minutes psychédélique . Pourtant les morceaux se ressemblent plus
ou moins mais on ne leur en tient pas rigueur, tant le tout s'enchaine bien.
Comme tout album ou presque surfant sur ce style musical on aura droit a des
passages à la cithare, ca sera le cas pour " In India You "," Before
You" et " Feelers " pour ne citer qu’eux et qui en plus de leurs sonorités indienne sont
trois excellents titres. Puis forcement aussi des moments dans la tradition
hippie comme les deux " All Around You", deux beaux moments. Des inspirations plus rock
mais toujours teintées de zénitude se feront sentir sur " Anemone "
et dans " No Come Down ".
L'album Their Satanic Majesties' Second Request des The
Brian Jonestown Massacre est reposant. Agréable à l'oreille on pourrait
presque s'endormir dessus et se laisser bercer par les compositions surprenantes
du groupe. Toutes les œuvres de la formation d'Anton Newcombe ne sont pas si
réussies que celles se trouvant sur ce disque, alors profitez-en pour vous
pencher sur celles là et si ce n'est pas déjà fait découvrir ce groupe culte
légèrement à part.
The Brian Jonestown Massacre - All Around You (Intro)
.Israeli musicians choose bjm songs and explain why and stuff(
http://www.mouse.co.il/CM.articles_item,607,209,68840,.aspx
your interview with "Haaretz"(the original in english that you posted it's better)
http://www.haaretz.co.il/gallery/music/1.1743229
interview\article (based too much on dig in my opinion but written good)
http://www.xnet.co.il/xo/articles/0,14718,L-3095919,00.html
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